Diritto alla disconnessione? il diritto per il lavoratore di non essere costantemente reperibile
Alcune prestazioni lavorative (working anywhere, anytime), già di per se non leggere, a causa di molteplici fattori, di fatto appesantiscono gli spazi extralavorativi.
La questione è semplice, si tratta di armonizzazione tra la vita privata e la vita professionale, nel senso che ci deve essere un limite invalicabile.
Mentre si lavora si viene pagati
Ma oltre l’orario di lavoro non ci sono e non ci possono essere richieste di prestazioni, informazioni e richieste da parte del datore di lavoro.
La Francia si è interrogata per prima ed ha affrontato e teorizzato il diritto alla disconnessione.
la possibilità riconosciuta al lavoratore di non rispondere alle e-mail, alle chiamate o ai messaggi di lavoro durante il suo periodo di riposo, senza che questo possa compromettere la sua situazione lavorativa.
In Italia, la disconnessione è stata prevista dalla legge n. 81/2017 che regolamenta lo smart working, la quale – a differenza dell’ordinamento francese –
non ha riconosciuto la disconnessione come un diritto e ha rimesso la regolamentazione della stessa alla negoziazione tra le parti.
Per analogia, vista la crisi pesante a cui andremo a cascare tra poco, sarebbe opportuno che i sindacati principali si esprimessero.