Malattia: va comunicata al datore di lavoro e anche all’Inps
Esiste l’obbligo di comunicare al datore di lavoro e all’Inps lo stato di malattia. Nel caso in cui non avvenga, avverte la “Legge per tutti‘, “il dipendente può ricevere una sanzione disciplinare anche molto grave. Ma si può essere cacciati via? In caso di assenza per malattia, quando si rischia il licenziamento?”.
“Una recente sentenza del Tribunale di Foggia risponde a questa domanda confermando che il lavoratore è tenuto a comunicare la malattia all’azienda anche se il medico ha già fatto altrettanto con l’Inps: avvertire l’Istituto di previdenza, insomma, non basta.
Se il dipendente non ottempera al suo dovere, rischia il licenziamento”.
Altri dettagli non da poco
“A titolo esemplificativo – scrive la Legge per Tutti – occorre farlo: prima che inizi il turno di lavoro nelle aziende in cui viene applicato un Ccnl di Telecomunicazioni, Terziario e Commercio, Turismo, Gomma/Plastica, Carta, Tessile/Abbigliamento/Confezioni, Grafica /Editoria o Alimentare;
entro due ore dall’inizio del turno di lavoro, per le aziende che applicano il contratto collettivo Autotrasporto;
entro quattro ore dall’inizio del turno di lavoro, per le aziende che applicano i seguenti contratti collettivi:
Autotrasporto (relativamente al personale viaggiante e soggetto a turni continui avvicendati), Legno/Arredamento, Chimica, Calzature; entro il primo giorno di assenza, per le aziende del settore metalmeccanico”.