La legge 162/98 mira “a programmare interventi di sostegno alle persone […] con handicap di particolare gravità” (art.1), affette cioè da minorazioni tali da ridurre l’autonomia personale in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera personale o relazionale; gli interventi previsti dalla legge vogliono inoltre garantire supporto alle famiglie che si trovano ad assistere persone con gravi disabilità, assicurando prestazioni assistenziali integrative.
La legge 162/98 persegue dunque l’obiettivo di integrare le opportunità già offerte dalla rete dei servizi socio sanitari ed assistenziali (CDD, CSE, Servizi di Formazione all’Autonomia).
In particolare si tratta di interventi di breve durata, capaci di rispondere a situazioni di emergenza e quindi progettati con un criterio di estrema flessibilità in base allo specifico bisogno.
La Cooperativa Solidarietà e Servizi ha immediatamente colto l’opportunità offerta dalla legge favorendone l’utilizzo da parte delle famiglie dei propri ospiti.
CHI PUÒ UTILIZZARLA
Gli interventi previsti dalla L. 162/98 possono essere realizzati in favore di persone disabili alle quali sia stato riconosciuto lo stato di “grave handicap” o riconosciuti totalmente inabili (invalidità civile del 100%).GLI INTERVENTI PREVISTI
La legge finanza:
- Interventi di assistenza domiciliare realizzati presso la dimora familiare,
in alloggi protetti o presso convivenze assistite;
- Interventi di sollievo alle famiglie realizzati mediante la temporanea accoglienza della persona disabile presso strutture residenziali esistenti;
- Interventi di “avvicinamento della persona disabile alla residenzialità”
da realizzare attraverso la temporanea ospitalità del disabile presso strutture residenziali già esistenti;
- Interventi di accompagnamento della persona disabile (e della sua famiglia) verso una progressiva e maggiore possibilità di vita autonoma.
LE MODALITA’
Il progetto di intervento, definito da Solidarietà e Servizi in base alla richiesta della famiglia, deve essere avvallato dall’A.S.L. attraverso il Servizio Fragilità del distretto di residenza del disabile.
I COSTI
L’ASL concede finanziamenti che coprono una parte del costo dell’intervento (tenuto conto dei “tetti di spesa” specificati dall’apposita circolare); una parte della spesa è a carico della famiglia. |
Salve,
vorrei chiedere gentilmente un informazione a chi di competenza:
La premessa è d’obbligo.
Nel 2012 un disoccupato disabile, con anzianità dal 1996, è stato avviato dall’Ufficio Collocamento Obbligatorio in base all’ordine di graduatoria per la qualifica richiesta, presso un ente pubblico però poi successivamente gli hanno dato il diniego alla sua assunzione per mancanza, a dir loro, di un requisito richiesto.
Successivamente nel 2013 il giudice del lavoro di primo grado ha accolto il ricorso presentato dal disabile condannando l’ente pubblico ad assumermi. Purtroppo questo stesso ente pubblico, contrario alla sua assunzione, ha presentato appello.
Solo opinando, se nel 2016 la Corte d’Appello accogliesse l’appello, il disabile perderebbe il posto dopo due anni di lavoro. A quel punto dovrebbe iscriversi nuovamente alle liste speciali di disoccupazione 68/99.
A questo punto chiedo se in questo caso il disabile sarebbe considerato “licenziato per giustificato motivo oggettivo”.
In attesa di un vostro riscontro porgo cordiali saluti
Giuseppe
Buon giorno Sig presidente sono zullo filippo nato a santeramo in colle ho 46 anni sono un invalido
civile iscritto alle categorie protette attualmente sono residente in venezuela da 8 anni disocupato con una famiglia da mantenere ho partecipato al concorso al consolato italiano in caracas come 2 posti di centralinista con tutta la documentazione che la legge italiana prevede inserendo anche la copia del iscrizione alle categorie protette come la legge del MINISTERO DEGLI ESTERI prevede assunzioni obblicatorie e quote di riserva . Al momento che richiedo la legge 68/99 e la quota di riserva mi rispondono
il Sig consule MAURO LORENZINI, DISCRIMINANDOMI con una legge 18/67 che loro no assumono personale iscritto alle categorie protette .( DALLE MIE INFORMAZIONI
LA LEGGE 18/67 E STATA REVOCATA DAL LEGGE 68/99 ) ho vergonia di essere cittadino italiano vergognia di essere un invalido civile igniorato dalle istituzioni italiane
in quando emette delle leggi e alla pratica inseriscie del altre leggi . Ma si igniora le persone
disagiate ho scritto a tutti le istituzioni ITALIANE politici patronati ma senza risultati
ancora sono un INVALIDO INVISIBILE spero tanto che mi risponde
per darmi la DIGNITA che ho persa da anni grazie
distinti saluti
Messaggio
Buongiorno, avrei necessità di sapere un informazione, nell’ azienda dove lavoro sono stata assunta con la qualifica di centralino disabile al 100% e lavoro da 15 anni, ultimamente però hanno cambiato ora il direttore con l’invalidità del 100% nel mio caso il datore di lavoro può licenziare, come posso fare per avere una tutela? Con il sindacato in passato è stata una battaglia persa mi può spiegare per cortesia cosa posso fare? Vado in pensione per malattia? In attesa di un vostro riscontro cordiali saluti Stefy.
T
dovrebbe contattare Gobbi
338 602 5778
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