Non possiamo e non dobbiamo far passare in secondo piano la protesta dei sardi in seguito agli aumenti dei biglietti per i traghetti.
E’ ora che i nostri governanti scendano coi piedi per terra e ascoltino le proteste e le aspettative dei lavoratori, dei commercianti, degli albergatori e di tutti coloro che vivono direttamente e indirettamente per il turismo sardo.
Il turismo porta ricchezza in una delle più belle isole al mondo, inviataci da tutti per i suoi panorami, il suo mare, il suo cibo e l’accoglienza professionale e aperta tipica dei sardi.
Vorremmo un Governo che si dedicasse all’economia del paese più che ai processi e al bunga-bunga del Premier.

Siamo e saremo disponibili ad appoggiare in tutte le sedi istituzionali le proposte e le iniziative che ci saranno comunicate, con eventuali azioni legali per risarcire i sardi dai danni causati dagli aumenti
Nel frattempo chiediamo un’iniziativa nazionale di blocco degli aumenti e di promozione turistica e d’immagine della Sardegna.

Mettiamo pure a disposizione il ns. sito per pubblicizzare le eventuali lotte politico-sociali e sindacali che ci verranno richieste.

GIUSEPPE CRISEO
SEGRETARIO GENERALE-EUROPA
SINDACATO EUROPEO DEI LAVORATORI

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