Dal 1° settembre la società “storica” attiva a Malpensa e Linate lascerà il posto alla nuova Airport Handling: firmano Cgil, Cisl, Uil e gli autonomi di Flai e Usb
Accordo fatto per Sea Handling, che lascerà il posto dal 1° settembre alla new.co. Airport Handling. «Abbiamo chiuso l’accordo con un risultato molto positivo», spiega Giovanni Abimelech, segretario della Fit-Cisl, appena uscito dall’incontro coi vertici Sea dalla sede della Regione Lombardia. «Questo è stato possibile grazie al nuovo mandato ottenuto con le firme dei lavoratori. Abbiamo coinvolto i lavoratori e 15 Rsu aziendali su 22 presenti in Sea Handling hanno sottoscritto l’intesa. questo garantisce piena efficacia all’accordo».
L’accordo è stato firmato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Flai, Simpa e Usb: l’intesa, per i sindacati firmatari, ricalca quella già definita in precedenza coi chiarimenti richiesti da molti lavoratori sul contributo ai sacrifici dei dirigenti e sui tagli ai permessi sindacali.

Altro punto molto contestato da una parte dei lavoratori,
i riposi annuali e l’organizzazione dei turni: «La distribuzione dei sei giorni in meno verrà fatta in modo equo nell’arco dell’anno, evitando che l’azienda li concentri nel periodo estivo» spiega Antonio Ciraci, della Cgil Varese, illustrando alcune modifiche introdotte rispetto al precedente accordo. «I lavoratori avranno a disposizione i 4 giorni di ex festività, che non saranno monetizzate come avveniva in Sea Handling, a compensare i 6 giorni in più». Sono previste anche nuove regole per gli avanzamenti di carriera dei lavoratori. «Siamo rimasti nella filosofia del 4 giugno, ma migliorato venendo incontro alle richieste dei lavoratori. Anche
il consenso raccolto tra i lavoratori ha dato piena legittimità a questo nuovo accordo».Ora
l’azienda chiamerà i lavoratori Sea Handling che
firmeranno contemporaneamente le dimissioni dalla vecchia società e la lettera di assunzione da Airport Handling. La nuova società aprirà i battenti già il primo settembre. «Grazie al contributo venuto dai dirigenti e la quantificazione esatta del valore economico della riduzione del 30% dei permessi sindacali, si passa da due mensilità a due mensilità e mezzo di incentivo per i lavorori al passaggio alla nuova società», spiega ancora Antonio Ciraci.