Niente proiettili ma aperture aziendali

 

l  clima rovente di questi giorni in seguito alla firma dell’accordo del 4 giugno con le novità non tutte buone, non deve farci perdere la testa, per cui deprechiamo minacce e altro verso persone che comunque rappresentano i lavoratori.

Il problema vero è che comunque chi partecipa alle trattative ha il mandato per farlo!!!

Avevamo chiesto di dare le disdette da certi sindacati e non è stato fatto per cui questi sono legittimati a trattare e lo hanno fatto!

– L’accordo è da rifiutare?

Una volta si diceva meglio un cattivo accordo che nessun accordo! noi invece diciamo che tutto è perfettibile e c’è ancora necessità di aperture da parte aziendale sulla turnazione, sulle ferie e sui 15 minuti in più per poter mangiare.

– l’aspetto peggiore è il taglio di personale e il loro utilizzo (500 persone) solo stagionale, aspetto non di poco conto  sotto l’aspetto numerico e che corrisponde quindi a un guadagno per l’Azienda che  potrebbe accontentarsi senza chiedere altro…

Il taglio di personale vuol dire aumento dei carichi di lavoro e quindi maggiore usura e danni per la salute dei dipendenti che hanno già problemi di schiena a livello operaio, mentre a livello impiegatizio aumenterebbe lo stress  per coordinare il tutto con  meno persone.

– I sacrifici ci sono comunque e sono esagerati sempre per i lavoratori e non per la dirigenza che pretende sempre di più a fronte di una organizzazione del lavoro non sempre all’altezza e mezzi obsoleti (manutenzione tardiva e lenta).

-Certi sindacati che non ci sono mai, ripeto mai nei posti di lavoro, e hanno distacchi infiniti o quasi, potrebbero pure autonomamente decidere dei tagli ai permessi e ai costi, visto che si parla di milioni di euro.

Nessuno nega la legittimità dei distacchi dei segretari e l’uso delle sedi, ma a questi livelli non ci potranno più stare e su questo chi tratta non parla…

– altro punto fondamentale è che la Ue è d’accodo con tutto ciò? Non è che alla fine del percorso ci sono solo tagli e sacrifici per il personale e solo poi si scopre che non ce la faremo a sostenere il peso del lavoro e entreranno altri soggetti esterni a fare quello noi che facciamo oggi.

In conclusione , facciamo appello per riaprire su alcuni punti controversi trovando soluzioni più morbide ed accettabili, la questione fondamentale è la salvaguardia dei posti di lavoro ma anche la organizzazione e la dirigenza all’altezza della situazione.

Giuseppe Criseo

Segretario Nazionale – Trasporto Aereo

Giovanni Florenzio

Segretario regionale – Trasporto aereo Lombardia

proiettili- La Prealpina del 6 giugno 2014

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proiettili Sea- Prealpina 6 giugno 2014

Di admin